Obiettivo Persona sostiene la V edizione di ESSERE BAMBINO

Essere Bambino è un evento dedicato all’infanzia
e alla famiglia nato dall’ idea dell’Associazione di
promozione sociale Oltre la tenda. Uno spazio
per crescere.
Lo scopo è quello di contribuire in
maniera sempre più incisiva alla promozione del benessere
psico-fisico e alla prevenzione in ambito psicologico.

L’intera manifestazione è totalmente gratuita ed è possibile partecipare ai singoli appuntamenti o all’intero programma (sulla brochure).

Per la quinta edizione, l’Associazione Oltre la Tenda, ha scelto il tema “ La pace e il rispetto. Promozione del benessere a scuola e in famiglia” allo scopo di coinvolgere pensatori, esperti e organizzazioni presenti sul territorio in una riflessione comune volta a sviluppare sempre di più un’azione concreta e progettuale. In questo senso l’attenzione è volta non solo alla cura e alla risoluzione dei problemi e dei disagi psicosociali, ma anche alla promozione di consapevolezza e coscienza personale e sociale. Il cambiamento e il benessere passano per l’assunzione di un diritto/responsabilità da parte di tutti : genitori, educatori, psicologi, medici, bambini e adolescenti: il diritto alla crescita, all’auorealizzazione, all’espressione delle emozioni e dell’umanità nel rispetto reciproco e nella costruzione di valori e regole condivise che promuovino questo diritto e la sua consapevolezza.
L’evento propone incontri con forme diverse: un convegno che vedrà relatori di grande spessore con esperienze teoriche e pratiche diverse, portare il loro contributo all’interno della scuola, il luogo di informazione e formazione principale per le famiglie e per i figli; seminari gratuiti aperti a tutti, workshop esperienziali per approfondire alcune tematiche e metodologie in piccolo gruppo e infine la giornata in strada che rappresenta un momento di aggregazione caratterizzato dall’alternarsi di laboratori, musica, giochi, incontri: gli spazi e le strade della città diventano così luoghi privilegiati di esperienza e 
crescita.

Il convegno di apertura di questa nuova edizione di Essere Bambino si terrà mercoledì 27 settembre ore 15.00 presso la scuola D’Ovidio Nicolardi (Via San Giacomo dei Capri 43/bis – Napoli).

Il convegno si aprirà con la presentazione della manifestazione e con una tavola rotonda sul progetto A.Scol.T.Ami – Lo sportello di ascolto aperto al territorio di Napoli organizzato da Oltre la tenda in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del comune di Napoli. 
Coordina il dibattito il profFrancesco Bellofatto dell’Università SuorOrsola Benincasa
Partecipano: Annamaria Palmieri – Assessore all’Istruzione del Comune di Napoli; Valeria Tripepi – Dirigente della Scuola D’ovidio Nicolardi sede dello sportello; Francesca Cannata – Psicologa di Oltre la tenda. Uno spazio per crescere.

Le relazioni dei prof. Giuseppe Ferraro e Santa Parrello dell’Università Federico II di Napoli saranno poi il momento significativo di riflessione e approfondimento della tematica scelta per l’edizione:

LA PACE E IL RISPETTO. PROMOZIONE DEL BENESSERE A SCUOLA E IN FAMIGLIA

ore 18.00 Dibattito e conclusioni nella speranza di ricevere il contributo dei partecipanti.

Vi aspettiamo numerosi!
La partecipazione all’intero evento è gratuita. Sarà rilasciato attestato.


Obiettivo Persona partecipa alla manifestazione con un seminario gratuito dal titolo “L’Ascolto Empatico e la Comunicazione non violenta” che si terrà lunedì 2 ottobre dalle ore 19,00 alle 21,00 presso il Centro Obiettivo Persona .
Il seminario è a cura della dott.ssa  Chiara Catapano.

Per info e prenotazioni:
www.oltrelatenda.com
oltrelatenda@gmail.com
3396343429 – 3389375561

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L’ascolto empatico

L’EMPATIA, il riuscire a calarsi nel mondo dell’altro “come se” fosse il proprio senza confonderlo con questo, è il risultato finale di un lungo processo che si basa su considerazioni e passaggi obbligati.
1° premessa
L’ascolto empatico presuppone una visione fondamentalmente positiva dell’essere umano. Tale atteggiamento può essere innato, o il punto d’arrivo di un lavoro che, chi ascolta per professione, deve avere necessariamente fatto su se stesso.
2° premessa
E’ molto difficile che questo atteggiamento sia di una persona confusa e in conflitto con se stessa perché, per considerare positivamente l’altro, bisogna per prima cosa essersi incontrati ed accettati.
3° premessa
L’ascolto empatico, quindi, presuppone un lavoro di auto – ascolto che la persona deve avere già fatto. Questo percorso produce empatia per se stessi, della quale parleremo di seguito.
Sentire profondamente se stessi, mette inevitabilmente l’individuo in contatto con le proprie risorse e lo porta a scoprire il proprio valore. Questo nuovo modo di percepirsi è accompagnato da un atteggiamento di accettazione e comprensione dei propri limiti, perché questi vengono finalmente letti come il risultato delle storture della propria storia personale e non come un modo innato di essere negativi.
4° premessa
Per accogliere l’altro positivamente è, quindi necessario aver accolto positivamente se stessi. Da qui nasce la possibilità di assumere il giusto atteggiamento nella relazione d’aiuto, caratterizzato da due fattori che sono il frutto del lavoro di auto-empatia e che a loro volta favoriscono l’empatia per l’altro.
Questi sono: l’accettazione incondizionata e l’autenticità’.

L’empatia, come detto, è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, di saperlo ascoltare per capire i suoi bisogni, le sue richieste, le sue aspettative, le sue emozioni mettendo temporaneamente da parte il proprio schema di riferimento (idee, convincimenti, supposizioni, preconcetti), e restando contemporaneamente in contatto con il proprio mondo emotivo.
Il mondo dell’altro, se non contattassimo le nostre emozioni, ci apparirebbe come qualcosa di astratto ed inspiegabile. (non posso capire cosa significa ” provare rabbia” , se non l’ho provata in prima persona).
Esistono varie forme di empatia: l’empatia cognitiva, emotiva ed intuitiva.
In realta’, si tratta di un’unica capacita’ che, tuttavia, si estrinseca in questi diversi aspetti, che possono essere esaminati separatamente.
L’empatia cognitiva è la capacita’ di accogliere il mondo razionale dell’altro, con i suoi pensieri, le sue valutazioni, i suoi valori, anche se questi non coincidono con i nostri . E’ ovvio che questo tipo di empatia si basa sul rispetto dell’altro e sulla consapevolezza del suo diritto di essere diverso da noi.
L’empatia emotiva è la capacita’ di accettare, accogliere e capire il mondo affettivo ed emotivo dell’altro, cercando di provare e sentire cio’ che egli sente e prova.
L’empatia intuitiva si verifica, prevalentemente in un contesto psicoterapeutico, ma non solo. L’intuizione è una sorta di percezione improvvisa ed illuminante, che permette di raggiungere una consapevolezza, senza tutti quei passaggi logici e quei dati che sono necessari in un procedimento razionale. L’empatia intuitiva è quindi un momento magico che si verifica in terapia quando il terapeuta riesce a centrarsi sul cliente, al punto che il suo sé più profondo entra in contatto con il sé più profondo dell’altro, in uno stato di consapevolezza del tutto eccezionale.

Altro aspetto importante dell’empatia è quella per se stessi. Se consideriamo l’empatia come la capacità di mettersi nei panni di un’altra persona, allora sembrerebbe scontata la possibilità di potersi mettere nei propri panni, ma in realtà, l’auto-empatia non è affatto così facile e frequente.
Troppo spesso la comprensione e l’accettazione di sé, libertà esperienziale, sono gravemente condizionate dalla necessità di “dover essere” in un certo modo, dai risultati che sentiamo di dover raggiungere , dall’avvicinarsi o meno ad un modello ideale, fino a dimenticare di apprezzare cio’ che si è veramente, difetti, limiti e debolezze compresi.
Nel nostro dialogo interiore, fa quasi sempre da padrone, una voce che ci giudica, ci critica, ci esamina e molto spesso ci condanna e che non mostra nessuna propensione ad una comprensione empatica nei nostri confronti.
Esercitare la capacità empatica verso se stessi determina:
1) una valutazione ed accettazione di sè come persona e di conseguenza come oggetto degno di amore e considerazione da parte propria e degli altri;
2) la libertà’ esperienziale e cioè la capacita’ di sperimentare liberamente i propri sentimenti e le proprie emozioni, avendo verso di essi un atteggiamento di comprensione piuttosto che di critica, di giudizio o di rifiuto.
Esercitare empatia nei nostri confronti è una tappa fondamentale nel cammino di ognuno di noi verso il benessere psicologico, vuol dire relazionarsi con noi stessi in modo pacifico, muovendosi in una direzione di riconciliazione e perdono.